Offriamo una speranza a Maurizio.     

Sono tante le vicende che attraversano la vita di tutti noi, le belle le viviamo intensamente portandone il ricordo per tutta a vita, le brutte le affrontiamo più o meno faticosamente e spesso le superiamo senza rimanerne particolarmente segnati.

Ci sono però casi, “pochissimi”, che razionalmente sembrano non lasciare alcuna speranza.

In questi casi, chi ne rimane colpito non può farcela da solo, ma ha bisogno che qualcuno lo prenda per mano e lo aiuti a farvi fronte, pur non sapendo quale sarà l’esito di ciò che stiamo affrontando.

È il caso del nostro concittadino Maurizio, colpito da una malattia rarissima che lo sta consumando giorno dopo giorno, la cui unica speranza è riposta in un intervento possibile solo in una clinica estera, ma richiede un impegno economico che da solo non è possibile affrontare.

Venuti a conoscenza del caso, come già fatto in passato per altre situazioni disperate che affliggevano componenti della nostra comunità, non abbiamo esitato un attimo nel decidere di metterci a fianco di Maurizio per tentare di offrirgli una nuova opportunità, cercando di rinnovare quel prodigio che la sensibilità umana è capace di realizzare ogni volta che un suo simile è in difficoltà.

Chiediamo pertanto di avere solo la pazienza di leggere il nostro appello promosso per tentare di vincere una corsa contro il tempo che riesca ad offrire a Maurizio quello che non può essere mai negato a nessuno “l’opportunità di avere ancora una speranza di vita”.

A nome di Maurizio e nostro, ringraziamo anticipatamente tutti coloro che vorranno aiutarci in questa impresa apparentemente impossibile, che potrà realizzarsi solo con la solidarietà e la vicinanza di tutti coloro che vorranno sostenerci.

APPELLO PER MAURIZIO

Il frenetico scorrere del quotidiano e gli stili di vita oggi proposti, ci inducono a rincorrere con affanno obiettivi materiali ed effimere chimere, distraendoci dalle tante fragilità che sempre più affliggono le nostre comunità, spesso celate dall’impenetrabile velo dell’indifferenza.

Ma se ci fermiamo un attimo e prendiamo il giusto tempo per osservare la realtà che ci circonda, scopriamo proprio vicino a noi storie di estrema difficoltà, affrontate in totale solitudine dai soggetti colpiti, che richiedono e meritano tutta l’attenzione e il sostegno di una società che voglia definirsi coesa e solidale.

Una di queste storie è quella di Maurizio Coluccio, un nostro concittadino di 46 anni di cui raccontiamo in sintesi la vicenda per cercare, insieme a chi vorrà aiutarci, di permettergli di superare quanto sta patendo.

Maurizio, ex poliziotto originario di Praia a Mare, provincia di Cosenza, in Calabria, all’età di 42 anni ha scoperto di essere affetto da una patologia rara, non catalogata, a cui per il riconoscimento burocratico è stato dato il nome di “Sindrome di Cogan Atipica”, ma non per nulla definita “atipica” proprio per la mancanza di fattori primari corrispondenti alla pur rara Sindrome di Cogan.

Nel suo caso specifico, si tratta di una vasculite sistemica di piccolo, medio e grosso calibro; una malattia autoimmune rarissima, ancora sconosciuta, quindi di difficile diagnosi e cura, di cui si contano pochissimi casi al mondo, forse 6, se non meno, che compromette l’udito, la vista, attacca l’apparato vascolare provocando stenosi diffuse e importanti complicanze collaterali croniche in tutto il corpo e i suoi organi.

Maurizio ci ha presentato le certificazioni sanitarie da cui si evince che nel corso di questi anni, ha subito numerose ischemie celebrali, due embolie cerebrali e una polmonare, tromboflebiti agli arti, una trombosi, tre stent coronarici importanti e altre varie patologie; i vasi del sistema vascolare si occludono compromettendo la circolazione sanguigna, con le conseguenze che derivano dalla mancanza di un regolare afflusso del sangue alle varie parti del corpo e agli organi; ha calcificazioni muscolari a vari livelli, compreso il miocardio, risentimenti celebrali con abbassamento dell’udito del 60% e diplopia oculare.

Ormai in condizioni di vita insopportabili, che nell’ottobre 2012 hanno comportato anche la perdita del lavoro, dopo un lungo peregrinare per ospedali di ogni dove alla ricerca di un riscontro della causa che comprometteva il suo stato di salute, trovò la risposta solo presso l’ospedale di Siena, dove l’équipe medica che studiò il suo caso gli diagnosticò questa terribile patologia.

Scoperta la malattia che lasciava poche speranze di vita, Maurizio non si arrese all’evidenza dei fatti e iniziò la disperata ricerca di una possibile cura, che nel 2013 trovò in Messico.

Sostenuto economicamente dalla gente della sua terra e da molte persone in giro per l’Italia, che si adoperarono per aiutarlo, nel luglio 2014, riuscì a recarsi presso la clinica “World Stem Cell”, di Cancun, Messico, dove si sottopose ad autotrapianto di cellule staminali, unico trattamento al mondo nel suo genere, con brevetto speciale solo per quell’azienda che ne ha fatto scoperta.

L’intervento dette i risultati quasi sperati, la malattia non regredì ma si bloccò, con conseguente grande beneficio per la qualità della vita di Maurizio, dandogli al contempo speranza in cure future.

Nel gennaio 2015 si è dovuto trasferire in terra di Siena per essere vicino all’ospedale che lo sta seguendo, perché la sua condizione non gli permette di sopportare lo stress dei trasferimenti che dovrebbe affrontare per effettuare i continui accertamenti sanitari cui è costretto.

Le cose sono andate bene sino a maggio del 2016, quando purtroppo è stato colpito da herpes zoster, comunemente fuoco di Sant’Antonio, evento che ha scatenato il prepotente risveglio della malattia, riportandolo alle condizioni in cui versava prima del trapianto e anche di più.

Oggi sta nuovamente lottando con grande forza d’animo contro il male che lo consuma giorno dopo giorno e come nel 2014 l’unica concreta via di speranza lo conduce ancora una volta solamente a Cancun, Messico,  per un nuovo intervento, cui però si oppone l’ostacolo  economico, circa € 25.000,00,  di cui non dispone.

Maurizio può contare solo della pensione di invalidità con cui deve far fronte alle spese della casa in affitto, alle spese quotidiane e provvedere anche al mantenimento del figlio minore da cui si è dovuto separare, che vive presso familiari in Calabria.

L’aggressività con cui la malattia si è ripresentata e il rapido progredire del degrado delle funzioni vitali, sempre più spesso versa in condizioni tali da rimanere in completa assenza di autonomia e per deambulare è comunque costretto all’uso di due stampelle, non gli lasciano molto tempo, l’unica possibilità che gli rimanere per tornare a sperare è che intorno a lui si riattivi in tempi brevi il circuito della solidarietà.

Venuti a conoscenza del caso, come già fatto in passato per altre situazioni disperate che affliggevano componenti della nostra comunità, non abbiamo esitato un attimo nel decidere di metterci a fianco di Maurizio per tentare di offrirgli una nuova opportunità, cercando di rinnovare quel prodigio che la sensibilità umana è capace di realizzare ogni volta che un suo simile è in difficoltà.

 

Rivolgiamo pertanto questo appello a tutti coloro che anche con un piccolo contributo vogliano aiutarci in questa corsa contro il tempo per riuscire ad offrire a Maurizio quello che non può essere mai negato a nessuno “una speranza di vita”.

In accordo con Maurizio i fondi raccolti saranno gestiti dalla nostra Associazione che si fa garante nei confronti suoi e dei donatori, provvedendo per suo conto a tutte le spese necessarie per il viaggio in Messico, come a quelle sanitarie per l’intervento e per le cure a Cancun.

L’Associazione rendiconterà pubblicamente e personalmente a chi ne farà richiesta, ogni movimento del fondo raccolto, che in caso di mancato impiego andrà devoluto interamente a favore del figlio.

Chi vorrà aiutare Maurizio potrà versare il proprio prezioso contributo sul conto corrente bancario dedicato
IBAN IT83V0103014208000000571075, aperto presso Banca MPS – AG. 5 di Siena, intestato a Associazione Pubblica Assistenza di Taverne d’Arbia, causale “Raccolta fondi cure sig. Coluccio”.

Per qualsiasi ulteriore informazione, rivolgersi ai recapiti 3384834814 Valter, 3351343377 Andrea, oppure inviare una e-mail all’indirizzo:  pa.taverne@tin.it

Grazie di cuore per quello che potrete e vorrete fare.

Siena 20 Novembre 2017                                                                                                           Il Presidente

                                                                                                                                                         Girolami Valter